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dottore in psicologia del lavoro – avvocato

orientamento formazione

DEVI SCEGLIERE IL TUO PERCORSO PROFESSIONALE? DEVI AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI LAVORO O UNA SELEZIONE?
Quando si ha una sola possibilità bisogna arrivare preparati all’appuntamento con il proprio destino

dottore in psicologia del lavoro – avvocato

selezione del personale

Per una piccola attività imprenditoriale scegliere la giusta persona per condurre una efficace selezione del personale è essenziale. Affidarsi unicamente al proprio intuito ci può far perdere soldi e tranquillità 


RIFLESSIONI

In una selezione del personale, così come in guerra, per ottenere la vittoria è necessario conoscere se stessi e il “nemico” 

Nella mia esperienza ventennale, come membro delle Commissioni di selezione del personale della Marina Militare, ho avuto modo di sperimentare sul campo l’importanza di queste parole

SCEGLIERE

Competenza specifica nel mondo della selezione/formazione del personale e anni di esperienza sul campo 

opportunità

Consulenza su
– Selezione del personale
– Orientamento nella scelta del percorso di vita
– Formazione per la preparazione di concorsi in ambito Forze Armate/Corpi Armati
– Analisi esiti negativi procedure concorsuali/valutazione possibilità ricorso amm.vo
– Analisi problematiche lavorative (trasferimenti, note, procedimenti disciplinari…)

SELEZIONE DEL PERSONALE

Consulenza ed assistenza

  • Analisi delle esigenze dell’imprenditore
  • Creazione dei job profiles e delle job descriptions
  • Valutazione dei candidati tramite assessment attagliato al profilo da ricercare (utilizzo di test sulle competenze professionali, questionari biografici, colloqui individuali…)

ORIENTAMENTO/FORMAZIONE

Consulenza e formazione su:

  • prove concorsuali, con particolare riferimento al settore attitudinale. Verranno effettuate mock interviews (colloqui simulati), analisi comportamentali e valutazioni del percorso di vita tramite analisi biografica
  • orientamento professionale; analisi delle aspirazioni professionali, strutturazione del bilancio di competenze, approfondimento dei percorsi di avvicinamento alla professione ideale

selezione del personale – errori più comuni

Mi piace paragonare la selezione del personale ad un pittore che debba dipingere un quadro. Maggiore il numero dei colori che avrà a disposizione migliore sarà la qualità del lavoro. Allo stesso modo nella selezione ogni strumento utilizzato (test, prove di performance, colloqui …) rappresenta un colore

Naturalmente gli strumenti hanno un costo e la quasi totalità delle aziende private, soprattutto quelle aventi una dimensione medio/piccola, si affidano, per necessità o per scelta, unicamente al colloquio individuale. Il colloquio viene inoltre spesso gestito da personale non di settore. Nella convinzione che, se si è riusciti a creare una azienda che produce profitti, allora si hanno anche le capacità per scegliere il personale migliore, i colloqui vengono quindi svolti, quasi unicamente, dai titolari o da persone di loro fiducia

Questo, di fatto, riduce la selezione del personale a una lotteria in cui il candidato scelto non è quasi mai il più adatto ma quasi sempre il più simpatico al capo.
Minore è la dimensione di un’azienda però maggiore sarà l’importanza del fattore umano. Scegliere una persona non adeguata può portare, nel tempo, a problemi considerevoli che produrranno ingenti costi/mancati ricavi tali da superare velocemente i costi che sarebbero stati necessari per operare una buona selezione

SCEGLIERE IL PERCORSO

Sei giovane, magari appena uscito dalle scuole superiori e non sai cosa ti aspetta. Guardi avanti a te e ti chiedi:
Cosa mi piacerebbe fare nella vita? Perché? Quali sono i lavori che vanno incontro a queste mie aspirazioni? Cosa mi possono offrire questi lavori? 

La prima naturale risposta potrebbe essere “Boh!?!”
Per quanto possa sembrare strano è assolutamente normale essere confusi. Lo siamo stati tutti. Non dobbiamo dare eccessivo peso a quanti ci pressano mostrandoci percorsi che non sentiamo nostri.  Dobbiamo però tener conto di una cosa fondamentale, in una selezione del personale, qualunque essa sia, il percorso di vita del candidato risulta decisivo nella valutazione finale. Tutte le scelte e le cose fatte verranno, infatti, poste sotto una lente d’ingrandimento, che siano relative allo sport, al lavoro, allo studio etc. L’unica cosa che sarà giudicata del tutto negativamente è l’inerzia. La scuola è finita e dire, come purtroppo accade, “non sono riuscito a fare niente per un anno perché la nonna è stata malata per lungo tempo ed ho dovuto aiutare in casa”, non funziona più

Fino a quando non usciamo dalla fase “Boh!?!” si deve quindi comunque restare attivi e fare più cose possibili. Lavorare, studiare, impegnarsi nel sociale, fare sport… 
Una volta iniziato un percorso, poi, lo si deve concludere. Non c’è cosa peggiore che iniziare un ciclo di studi universitari e lasciarlo dopo aver fatto poco o niente. Così come arrendersi alle prime difficoltà in un lavoro rappresenta un indicatore di scarsa adattabilità e capacità di sacrificio
Il detto “chi si ferma è perduto” deve insomma diventare una regola di vita e non restare un vuoto slogan

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